Gavrilova Mila

Gavrilova Mila

BIO

Nata nel 1987 a Orel;

2002-2007-Scuola d'arte di Orel;

nel 2013 laureata presso l'Istituto accademico statale d'arte di Mosca V. I. Surikov, studio di pittura da cavalletto, laurea con lode e medaglia d'oro dell'Accademia russa di Belle Arti;

dal 2013 e 2014 sono membro dell'Unione degli artisti di Mosca e dell'Unione degli artisti della Russia;

partecipante a più di cento mostre e progetti artistici di Mosca, in tutta la Russa e all'estero, tra cui in Argentina, Italia, Francia, Slovacchia, India. I dipinti sono in collezioni private, gallerie e musei (Museo d’arte di Viatka V. M. e A. M. Vasnetsov, Museo di storia locale e artistica della città di Zavolzhsky) in Russia e all'estero.

2023-2024-formazione in «Arte nuova» presso la Scuola «Laboratori liberi», Museo d'arte moderna di Mosca

Gavrilova Mila

Dichiarazione dell'artista

Consapevole dei problemi delle discariche e dell'inquinamento della natura, nelle mie opere esploro i temi del consumo irragionevole e usa-e-getta. Il mio intermediario principale è la pittura. Nelle opere rappresento sia paesaggi deserti che persone, scene della vita urbana moderna, congelate in un determinato momento. Attraverso il rumore visivo di superfici multicolori, elementi decorativi e la trama irregolare di piani pittorici, cerco di esprimere l'idea del consumo eccessivo.

In aggiunta alla pittura, creo oggetti di molti strati da bicchieri di carta usa e getta usati e carta straccia. I bicchieri spezzati usati come base formano una superficie irregolare simile ai pacchetti dipinti nella mia serie "Pacchetto sopra la città", il che collega visivamente pittura e scultura attraverso un concetto comune.

L'immagine della città moderna è diventata una metafora della cultura del consumo e tutti i suoi elementi sono percepiti come una parte organica del nostro ambiente. Sottolineando l'idea di consumo eccessivo, porto all'assurdo gli elementi dell'ambiente urbano. Una persona in città sta in una dinamica costante e per lei il tempo passa in modo non lineare — spesso cade dal momento "adesso". Per amplificare questa sensazione, divido lo spazio del dipinto nei piani, come nelle opere "Mimetismo" o nelle serie "I segni sono ovunque", "L'uomo e la folla", ecc.

Con i temi sollevati nelle mie opere, cerco di avviare un dialogo con lo spettatore sulla necessità di rivedere abitudini e valori e, idealmente, di ispirare scelte più consapevoli e sostenibili. L'arte diventa non solo un riflesso della realtà, ma anche un catalizzatore dei cambiamenti, anche se del tutto modesti. Attraverso le immagini visive delle mie opere, spero di suscitare interesse nella discussione e nella comprensione del nostro atteggiamento al mondo che ci circonda.